lunedì 1 giugno 2015

I pericoli della Legge di Attrazione e l'illusione di sapere cosa è meglio per la nostra vita.

06:58 Posted by Unknown No comments
Se amate l'ambiente new age, se vi interessate a tematiche come la spiritualità, o la crescita personale, certamente conoscerete la Legge di Attrazione. Per il me ha significato il primo step del mio percorso 'evolutivo', se così lo vigliamo chiamare.

Nel mio caso la Legge di Attrazione ha funzionato alla grande, almeno all'inizio. Le sono immensamente grato perché mi ha permesso di assumere un atteggiamento mentale completamente differente nei confronti della vita. Quando realizzi che sei tu ad attirare quello che ti capita (consciamente e soprattutto inconsciamente) smetti di essere una vittima e trovi il coraggio (almeno dovresti) di assumerti la responsabilità della tua vita.

Grazie alla Legge di Attrazione ho realizzato il mio piccolo sogno lavorativo, guadagnare e vivere solo grazie al mio blog. Ci sono però dei pericoli insiti in questa pratica, a proposito dei quali è forse il caso di spendere qualche parola.

In rete ci sono un sacco di pseudo guru (alcuni amici miei), che sostengono di conoscere tutti i segreti della Legge di Attrazione, nei loro video assicurano di essere in grado di attirare qualsiasi cosa nelle loro vite, salvo poi guardarli attentamente e scoprire che quel piccolo problemino di sovrappeso, giusto 20 chili in più, è ancora lì a tormentarli. Oops, evidentemente c'è qualche eccezione a questa infallibile tecnica.

Ho incontrato la Legge di Attrazione 5 anni fa, da allora sono cambiate tante cose, ho cominciato a meditare e questa è stata un'altra svolta fondamentale nella mia vita. Grazie alla Visione Profonda, la Vipassana, ho cominciato ad osservare la mia mente ed ho capito che tutte le volte che desidero, in qualche modo, sto rifiutando il momento presente.

I guru di cui sopra, vi spiegano come fare ad attirare quello che desiderate, ma non vi mettono in guardia dai rischi di tutto ciò. Badate bene, la Legge di Attrazione non c'entra nulla, funziona sempre, che lo vogliate oppure no. La verità è che quello che attirate nelle vostre vite molto spesso è ciò che si nasconde nel vostro inconscio, quindi per ottenere davvero tutto quello che volete, prima dovreste fare un bel lavoro di pulizia interiore. Ci sono anche dei metodi, ma non ho intenzione di parlarvi di questo oggi.

Il più grande errore che potete commettere è passare le vostre giornate a desiderare quello che volete attirare, senza prima accettare ed essere grati della vostra vita. Attenzione, ne parla anche The Secret, ma nel film viene suggerito di pensare a quello che di buono c'è nelle vostre vite e che non riuscite a vedere. Io, invece, vi dico di ringraziare e provare sincera gratitudine, anche e soprattutto per le cose che non vanno nella vostra vita. Sono infatti le sofferenze, il vostro grande disagio a darvi la spinta evolutiva. Se tutto procedesse bene nelle vostre vite, non avreste alcun impulso a svegliarvi. E svegliarvi dal sonno profondo è il vostro, anzi il nostro visto che siamo tutti sulla stessa barca, vero scopo nella vita.

Voi volete applicare la Legge di Attrazione perché desiderate il meglio per voi ed avete, anzi abbiamo, la grande presunzione di saperlo. Per questo utilizziamo la Legge di Attrazione, che però funziona come pare a lei, perchè in realtà lei sta operando su commissione di altri e più illuminati Padroni.

Credetemi, non ha nessun senso passare le giornate  a cercare di modificare la vostra vita, nel tentativo di buttare quello che non vi piace. Quello che non vi piace oggi potrebbe essere (e con ogni probabilità lo sarà di certo) la fortuna di domani. Tutto quello che dobbiamo fare è accettare il momento presente e tutto quello che comporta. Essere consapevoli che la vita ci ha messo di fronte a delle prove solo perché una parte molto più saggia che si nasconde dentro di noi, ha chiesto espressamente di affrontarle tanto tempo fa.

Allora, quando saremo in grado di vedere la perfezione nella nostra vita, solo in quel momento, tutto si trasformerà e diventerà veramente perfetto. Ma per farlo dovremo essere invece che desiderare di diventare. E la differenza non è banale. Credetemi.





mercoledì 20 maggio 2015

Arrendersi al momento presente: accettare la realtà è il primo passo per trasformarla. La mia esperienza.

07:21 Posted by Unknown No comments
Cinque anni fa, quando il mio primo progetto su internet finalmente decollò, l'unica cosa che desideravo era acquistare un biglietto per l'estero e partire. E così feci. Avevo trascorso gli ultimi due anni della mia vita incollato giorno e notte su un PC, non ne potevo davvero più. Non mi piaceva la mia vita e non vedevo l'ora di lasciarmela alle spalle per ricominciare da zero.

Arrivai in Thailandia e ci rimasi per 3 anni. Fu amore a prima vista. Adoravo l'atmosfera rilassata, mi piaceva immergermi e perdermi in quel mondo così lontano. Era lì che desideravo trascorrere il resto della mia vita: in un posto caldo, senza memoria.

Nai Harn Beach - Phuket - Thailand


 Nel Sud est asiatico conobbi la meditazione, fu una vera rivelazione. Ebbi sin da subito la sensazione di essere tornato a casa ed era molto strano visto che mi trovato dall'altra parte dell globo. Non fu un incontro fortuito. Durante la bassa stagione, quando la pioggia incessante ti costringe a casa, lontano dai tuo affetti, dai tuoi interessi, hai tanto tempo per annoiarti. Ma non puoi fare altro, sei costretto a restare ed è proprio quando accetti, che smetti di opporre resistenza a ciò che è, che la vita riprende a scorrere naturalmente. Riemersero interessi dimenticati, domande in attesa di risposte cominciarono a riaffiorare nella mia mente, la meditazione fu una risposta, ma non l'unica.

Circostanze impreviste mi hanno costretto a rientrare in Italia negli ultimi due anni. L'idea di tornare ad Alassio, fare i conti con una vita che mi ero gettato alle spalle e di cui non sentivo assolutamente nostalgia, non mi piaceva affatto. Lo scorso anno, quando finalmente sono ripartito, mentre viaggiavo in aereo verso in Sud est asiatico pregavo, in cuor mio, di non dover più tornare. E puntualmente sono tornato.

E così ho capito, non solo a livello intellettuale, che l'unica cosa da fare per trasformare la realtà è prima di tutto arrendersi, smetterla di opporre resistenza: "qualunque cosa tu debba fare, prima accetta e poi agisci" Eckhart Tolle aveva ancora una volta ragione.

Alassio - Savona - Italia


Ho messo in pratica questo prezioso insegnamento, e forse leggermente in ritardo rispetto alle aspettative del fato, ho lasciato cadere ogni tipo di resistenza. E così ho scoperto una cittadina (Alassio è davvero piccola), molto diversa da come l'avevo lasciata e da come io stesso continuavo ad immaginarla. Pedalavo e prestavo attenzione a tutto, ma senza permettere alla mente di interferire col giudizio, semplicemente osservavo. Alla fine del mio breve ma intenso viaggio mi sono fermato in un luogo che non avevo mai visitato e per la prima volta mi sono sentito in pace, finalmente a casa.


martedì 19 maggio 2015

La via del non giudizio: come smettere di criticare gli altri (e noi stessi)

05:17 Posted by Unknown No comments
Il giudizio è una delle attività preferite della mente. Si diverte come una matta a catalogare tutto, creare infinite liste di buoni e cattivi, cose che le piacciono e cose che non le piacciono. Se non osservata, la mente potrebbe andare avanti all'infinito, anche perché giudicando, criticando ferocemente, rafforza il suo senso di sé e la sua presunta superiorità. Una bella iniezione di autostima, che però produce effetti collaterali molto spiacevoli.

Prima di tutto perché nella misura in cui giudichiamo il prossimo, giudichiamo noi stessi. E' una dinamica che è stata spiegata perfettamente nel vangelo secondo Luca: "Non giudicate e non sarete giudicati....perché nella misura in cui misurerete sarete misurati". Riuscire a limitare questa meccanica attività della mente, assicura anche grandi benefici personali. Dopo un po' di pratica, quella vocina interna che ci giudica costantemente, ci critica e non ci lascia liberi di esprimere il nostro potenziale si affievolisce. Non scompare del tutto, ma subisce una netta ridimensionata.

Il giudizio è anche la fine della comprensione. E' paradossale, la mente ha una gran fretta di affibbiare un'etichetta ad una situazione, un luogo o una persona, per poterla inquadrare, e non capisce che nel momento in cui credi di aver capito  smetti di comprendere. Avete presente quelle persone che sanno sempre tutto e pontificano su qualsiasi cosa? Ecco, molto spesso siamo noi quelle persone.

Peccato che, in realtà, non sappiamo un bel niente. Critichiamo quella persona per il suo atteggiamento, per il suo carattere, ma non sappiamo nulla di lei. E soprattutto non sappiamo nulla della sua Anima, che ha scelto proprio quell'involucro per reincarnarsi e per compiere un percorso di evoluzione che non conosciamo e non abbiamo alcun diritto di criticare. Tutte le volte che parte in meccanismo del giudizio pensate a questo: ma chi sono io per giudicare il percorso che l'anima di questo individuo ha scelto?

Non bisogna però cadere nel tranello della mente ed ora che sappiamo molte delle ragioni per le quali sarebbe bene astenerci dal giudizio, evitiamo di giudicare noi stessi e il nostro giudizio. Come dicevo all'inizio dell'articolo, si tratta di una delle pratiche preferite dalla mente, non dobbiamo farcene una colpa se ne siamo così succubi.

Possiamo cominciare ad osservare il giudizio e invece che combatterlo e farcelo amico. Tutte le volte che ci sorprendiamo impegnati a giudicare cerchiamo di essere presenti, sfruttiamolo come campanello, come sveglia, per la nostra consapevolezza. Con le emozioni negative è più semplice svegliarsi, spesso quando siamo impegnati a fantasticare non ci accorgiamo di essere completamente addormentati. La trasformazione del piombo in oro, passa proprio da qui: dalla via del non giudizio.